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Turismo. Al via il “bonus-alberghi” per sostenibilità ed efficienza energetica

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Il turismo costituisce da sempre uno degli asset fondamentali dell’economia italiana. Un settore duramente colpito dalle conseguenze di una crisi sanitaria e sociale come quella vissuta a partire dal febbraio 2020 dovuta all’emergenza Covid. Un comparto che è destinato a sostenere la rinascita del Paese, nelle intenzioni del governo. È anche sulla base di questa convinzione che il Ministero del Turismo ha lanciato la misura “Incentivi finanziari per le imprese turistiche” prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), stanziando 500 milioni in quattro anni per favorire la ripartenza del settore ricettivo.

Efficienza energetica, sostenibilità e sicurezza. Ecco le direttrici sulle quali si orienta il progetto gestito da Invitalia. A partire da lunedì 28 febbraio, le aziende interessate potranno presentare la domanda sul portale di Invitalia. C’è tempo fino al 30 marzo, ma è meglio affrettarsi: le domande infatti saranno accolte sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.

Gli incentivi previsti, 500 milioni in 4 anni

Le forme di incentivo previste sono due: un credito di imposta fino all’80% delle spese, cedibile a soggetti terzi come banche o altri intermediari finanziari e un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un importo massimo di 40mila euro. In presenza di particolari requisiti, però, tale importo può essere implementato fino a un massimo di 100 mila euro. Se le opere di digitalizzazione e innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica sono pari ad almeno il 15% del totale dell’intervento, sono previsti fino a 30 mila euro. Nei casi di imprenditoria femminile e giovanile (fino a 35 anni) sono previsti fino a 20mila euro, mentre altri 10mila euro sono destinati a imprese o società con sede operativa nelle seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

L’incentivo sostiene in special modo la promozione dell’efficienza energetica: la metà delle risorse stanziate è infatti destinata a questa tipologia di interventi. L’obiettivo è anche quello di sostenere lo sviluppo del settore, soprattutto nelle aree del Mezzogiorno che sono destinatarie di una quota del 40%. I fondi saranno erogati fino ad esaurimento delle risorse stanziate per ciascun anno: 100 milioni di euro per il 2022, 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e 40 milioni di euro per il 2025. Gli interventi dovranno essere realizzati «a decorrere dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024».

Tutti gli interventi ammessi

Lo scorso 4 febbraio, il Ministero ha pubblicato sul proprio sito l’elenco degli interventi ammessi. La lista comprende interventi finalizzati a: efficienza energetica, riqualificazione antisismica, eliminazione di barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazioni, spese per la digitalizzazione, acquisto di mobili e componenti d’arredo e, infine, piscine termali. Inoltre, nelle FAQ del Ministero, è stato precisato che sono compresi tra gli interventi anche quelli relativi a installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici e muniti di sistema di accumulo, oltre a quelli di installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Chi può presentare la domanda

All’articolo 4 del Decreto Legge 152/2021 che istituisce la misura, si specifica che gli incentivi «sono riconosciuti alle imprese alberghiere, alle strutture che svolgono attività agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96, e dalle pertinenti norme regionali, alle strutture ricettive all'aria aperta, nonché alle imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici». Sarà la data di presentazione online delle domande a determinare la graduatoria delle assegnazioni. Entro la fine di maggio, il Ministero procederà infatti alla concessione dei contributi sulla base dell’ordine cronologico delle domande rilevato dalla procedura online.

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