Pompe di calore ed energia solare: un matrimonio che funziona. La combinazione, infatti, porta in dote una serie di vantaggi non indifferenti per famiglie e consumatori sia dal punto di vista del portafoglio che della sostenibilità ambientale. Perché oltre a rappresentare una soluzione tecnica a impatto zero dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica, il collegamento degli impianti a energia solare alle pompe di calore garantisce notevoli risparmi in bolletta (secondo le stime degli esperti vanno dal 20 al 50%). Senza dimenticare le agevolazioni e gli incentivi presenti per questo genere di interventi, come ad esempio il conto termico.
Pompe di calore, non solo riscaldamento
Grazie a un unico impianto, la pompa di calore garantisce riscaldamento invernale, acqua sanitaria calda e climatizzazione nei mesi estivi. Una tecnologia che punta al comfort, senza alcun dubbio. Nel dettaglio, la pompa di calore è in grado di sfruttare l’energia termica dell’aria. In altre parole, trasferisce il calore presente nell’aria a un particolare liquido o gas presente nella pompa di calore. Tale materiale viene successivamente compresso, tramite un’operazione che ne fa aumentare ulteriormente la temperatura. E, a questo punto, viene immesso nel circuito di riscaldamento dell’edificio.
Il segreto per un impianto efficiente? Un dimensionamento corretto: solo il giusto bilanciamento tra la simulazione annua dei consumi dell’edificio e l’andamento delle temperature esterne si può avere un quadro realistico del fabbisogno di generazione.
Solare, il partner perfetto
Perché mai accontentarsi quando la tecnologia mette a disposizione nuove soluzioni per efficientare i propri sistemi? In questo caso è l’energia solare a offrire una serie di soluzioni perfettamente complementari alle pompe di calore. Occorre però evitare di fare confusione: quando si parla di “pannelli”, infatti, il rischio di generalizzare è sempre dietro l’angolo. Conviene quindi aver ben chiara in testa la distinzione tra impianti solari termici e impianti fotovoltaici.
I primi, infatti, sono studiati per catturare l’energia termica derivante dal sole attraverso i cosiddetti “collettori solari” che incanalano il calore attraverso un sistema di tubazioni portandolo direttamente al sistema di riscaldamento dell’edificio. Gli impianti fotovoltaici, invece, operano trasformando la luce solare in elettricità che può essere sfruttata per far funzionare sistemi diversi tra loro.
Collettori solari o fotovoltaico, ecco come sfruttarli
Sarà ora più chiaro come la scelta di installare un pannello fotovoltaico o un collettore solare possa risultare determinante nel campo dell’efficientamento energetico. L’energia elettrica generata dai pannelli fotovoltaici, infatti, è in grado di alimentare la pompa di calore (specialmente il compressore necessario a comprimere il liquido) senza necessariamente ricorrere a fornitori terzi. Un evidente beneficio sui costi in bolletta.
Quando invece si opta per un impianto solare termico, si sceglie di andare a fornire nuovo calore “ad integrazione” del riscaldamento. Il calore ottenuto può quindi essere utilizzato a supporto dell’impianto di riscaldamento, oppure, indirettamente, essere impiegato per la produzione di acqua calda sanitaria. Di conseguenza, la pompa di calore richiederà una quantità minore di energia elettrica per il suo funzionamento: ed anche in questo caso il portafogli è destinato a sorridere.
Un progetto europeo
Una combinazione che ha interessato anche gli esperti in Ricerca e Sviluppo. Non a caso, a livello europeo è stato avviato un progetto che mira a monitorare i risultati delle possibili combinazioni tra le pompe di calore (reversibili, ad adsorbimento, a compressione termica) e i sistemi solari avanzati (ibridi, termici e fotovoltaici). Tramite l’analisi di 8 differenti siti dimostrativi con edifici e climi differenti tra loro, l’obiettivo è quello di testare l’efficacia delle differenti soluzioni tecnologiche disponibili per poi passare a una fase di commercializzazione.
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