Collaborare per la sostenibilità delle filiere industriali, la sfida di Open-es
La sfida è impegnativa. Perché non è certo facile mettere al bando il concetto di competizione, quando si tratta di creare una rete tra migliaia di imprese. Niente classifiche né premi: l’obiettivo è quello di collaborare in nome della sostenibilità. Questa la filosofia alla base di Open-es, la digital platform nata dalla partnership tra Eni, Boston Counsulting Group e Google Cloud, inaugurata ufficialmente lo scorso 31 marzo con il lancio online del sito www.openes.io.
Un innovativo strumento digitale dedicato alla promozione della sostenibilità nelle filiere industriali e rivolto a ogni realtà impegnata nel percorso di transizione energetica. Dimensioni e fatturato sono skills non fondamentali: tra le circa 2mila realtà che ad oggi hanno già aderito al progetto vi sono i nomi di grandi gruppi e di PMI provenienti da oltre 40 Paesi e rappresentanti più di 50 settori industriali. «L’obiettivo è che questo possa diventare un sistema inclusivo del più ampio numero possibile di imprese, un luogo di tutti, al fine di compiere un percorso comune di continuo miglioramento operativo e tecnologico nella sostenibilità dell’industria» ha commentato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
Le «4 P» del percorso sostenibile
Partecipare è semplicissimo, basta registrarsi sul portale ed essere pronti a scrivere un futuro in nome delle «4 P»: Pianeta, Persone, Prosperità economica e Principi di Governance aziendale. Criteri ESG vidimati dal World Economic Forum e dall’International Business Council (IBC). Il punto di forza è quello della condivisione. Condividendo i dati sulle performance aziendali in tema di sostenibilità in modo semplice e flessibile, ognuno può giocare un ruolo da protagonista attraverso una serie di step immediati.
Ogni realtà è infatti in grado di misurare le proprie performance di sostenibilità grazie a parametri universalmente riconosciuti e può confrontarsi con i benchmark di settore attraverso un percorso guidato. Lo scopo è quello di prendere coscienza dei propri punti di forza e delle aree di miglioramento sulle varie dimensioni ESG per costruire una “to do list” finalizzata a valorizzare i propri assi nella manica e a colmare i gap.
Tutti invitati: il procurement sostenibile
Ma la forza del modello di Open-es, come detto in precedenza, è proprio quella dell’inclusione e della condivisione. Per questo motivo la piattaforma invita ogni partecipante a coinvolgere anche i propri fornitori - in nome di un procurement sostenibile- invitandoli a iscriversi e a condividere con le altre migliaia di partecipanti statistiche, analisi di dettaglio e strumenti di collaborazione. Come in ogni community che si rispetti, il confronto è la regola. Per questo Open-es prevede aree di collaborazione dove poter condividere le proprie esperienze e dare visibilità alle proprie best practice.
Un vero e proprio luogo aperto in costante evoluzione. La piattaforma, infatti, sarà caratterizzata da un percorso evolutivo che, anche grazie ai feedback degli utenti, andrà sempre più ad arricchire le funzionalità di Open-es per favorire uno sviluppo sostenibile dell’intero ecosistema, attraverso un approccio distintivo in cui alla componente di condivisione dei dati si affianca un focus particolare sul tema della crescita e del miglioramento delle aziende, attraverso un modello concreto, facile da usare e adatto a tutte le realtà.
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