In passato le aziende hanno vissuto e beneficiato di step tecnologici fondamentali, che le hanno portate sempre di più a riconoscere l'importanza della ricerca dell'automazione all'interno dei loro contesti lavorativi.
Ora con l'introduzione dell'uso di internet e dell' IOT (Internet Of Things) si è giunti a un nuovo, importantissimo passaggio evolutivo: l'industria 4.0.
In questa nuova concezione di azienda i sistemi produttivi tradizionali, caratterizzati da serie di macchinari e finalizzati alla realizzazione di semilavorati o all'assemblaggio di prodotti finiti, sono integrati con tecnologie avanzate atte alla creazione di robot dotati d'intelligenza artificiale e in grado di recuperare un'enorme mole di dati.
In due parole? Smart Factory
Questo cosa comporterà per i lavoratori?
Ogni rivoluzione industriale è stata caratterizzata dalla modifica radicale dell’organizzazione del lavoro:
- La Prima ha prolungato i tempi di lavoro nelle manifatture manchesteriane;
- La Seconda ha intensificato i ritmi di lavoro nella fabbrica, e nella catena di montaggio;
- La Terza grazie a internet ha reso il lavoro collaborativo e connesso dalle comunità virtuali della rete;
E la Quarta?
Il segreto sarà trovare la perfetta fusione di esperienze. Non ci aspetta infatti un futuro in cui le aziende online surclasseranno quelle offline ma anzi, come accennato prima, la parola fondamentale sarà integrazione.
Il dipendente non verrà sostituito all'interno della Smart Factory da un macchinario, ma sarà imperativo per lui avere nuove competenze, dettate dalla conoscenza del macchinario ma con uno spiccato orientamento al problem solving e al pensiero critico. I dipendenti dovranno quindi partecipare direttamente ai momenti decisionali sul proprio posto di lavoro.
Un ruolo fondamentale li hanno inoltre i Smart Services:
Quel complesso di infrastrutture informatiche che rendono più efficienti i sistemi coinvolti nella produzione ma anche le diverse realtà aziendali, anche a livello di marketing.
Sono infatti molteplici i benefici per le imprese che sanno sfruttare queste tecnologie e plasmare su di esse una offerta che risulti coerente, da un punto di vista strategico, con il contesto di mercato e le esigenze dei clienti.
I servizi smart sono caratterizzati da costi più bassi, sia per il cliente che per il fornitore, in quanto evitano in tutto o in parte l’intervento umano manuale in tutto o parte il processo di erogazione.
Inoltre, l’accesso a questi servizi può spesso avvenire illimitatamente nel tempo e nello spazio, così da favorire una maggiore penetrazione del mercato.
Tutto troppo bello per essere vero?
Ad ora abbiamo ragionato soltanto sui lati positivi delle nuove aziende 4.0, ma è innegabile come tutti questi consumi potrebbero portare a gravi danni ambientali, è quindi fondamentale per un'azienda.
Adottare politiche di Smart Energy per abbracciare modelli di sviluppo sostenibili e quindi utilizzare sistemi passivi per ottenere energia e diminuire progressivamente la propria impronta ecologica.
Come?
è necessario produrre energia ecosostenibile (fonti rinnovabili) ed essere in grado di stoccarla in modo da stabilizzare la produzione e la distribuzione (energy storage). Secondo il New Energy Outlook 2019, report di Bloomberg New Energy Finance (Bnef) sulla transizione energetica, si stima che nel 2050 il 50% dell’energia elettrica sarà generata da eolico e fotovoltaico!
In conclusione, è possibile dire con sicurezza che le aziende 4.0 non sono mere entità statiche, con la sola finalità di vendere e far lavorare i propri dipendenti, sono entità coese e piene d'innovazione un vero e proprio ecosistema industriale 4.0!